Il prodotto deve essere conservato in ambienti asciutti, con imballo integro. Gli imballi devono essere tolti solo al momento della posa, che deve avvenire con serramenti installati e intonaci asciutti.
L’umidità dei sottofondi non deve superare il 2% in peso per massetti di tipo cementizio normale o a rapida essicazione, l’ 1,7 % per massetti riscaldanti e lo 0,5 % per massetti di anidride. Il controllo dell’umidità deve essere effettuato mediante igrometro a carburo immediatamente prima della posa. La scelta del tipo di posa viene sempre stabilita dal cliente e dalla direzione lavori in ragione delle esigenze e alle valutazioni tecnico commerciali fatte preventivamente. Nel caso in cui la scelta del tipo del tipo di posa non venga ritenuta idonea dal posatore in ragione di motivi tecnici legati al cantiere, il cliente solleva fin d’ora il produttore da qualsiasi responsabilità.
Malgrado accurati controlli di qualità possono presentarsi su singole doghe delle caratteristiche improprie al tipo di classe d’aspetto del prodotto che in fase di selezione sono sfuggite o che sono state reputate di poco conto. L’installatore deve tener presente questa possibilità che non può essere esclusa su un prodotto puramente naturale qual’è il parquet e deve quindi calcolare il 5% di scarto per tagli e sfridi. Per un’ottimale effetto estetico è importante posizionare a terra le doghe e farne una selezione e miscelazione prima della posa definitiva. La messa in opera deve essere eseguita da professionisti e tutti i rilievi devono essere documentati.
L’umidità ambientale d’esercizio deve essere compresa tra 45% e 60% ad una temperatura compresa fra i 15° e i 25° C.
Condizione ambientali differenti da quelle indicate sulla scheda prodotto possono provocare la comparsa di fessurazioni più o meno evidenti, di increspature e di microfratture (setolature) che non possono considerarsi difetti ma normali adeguamenti all’ambiente. In casi limite anche allo scollamento.
Essendo il legno un materiale naturale, esistono differenze cromatiche e di fibratura che rendono tutti gli elementi differenti tra loro. Le campionature o le riproduzioni fotografiche sono pertanto da intendersi indicative e non vincolanti. Inoltre al momento della fornitura il pavimento può essere anche palesemente diverso da quello delle campionature in quanto, una volta esposto a luce e aria, il legno tende generalmente a scurirsi e ad uniformarsi. Per questi motivi si consiglia di evitare di coprire il pavimento nel primo periodo di tempo.
Il pavimento in legno si può ammaccare o graffiare per urti o cadute di oggetti, per l’applicazione di carichi concentrati su piccole superfici quali ad es. tacchi a spillo, scale da lavoro, ecc. , piccoli oggetti quali chiodi o sassolini presenti sotto le suole delle scarpe. L’eventuale verniciatura superficiale svolge un’azione protettiva, ma non impedisce quanto sopra descritto.
Alcuni elementi lignei possono presentare striature più lucenti chiamate “specchiature” in funzione della specie legnosa.
I nostri parquet sono compatibili con il calpestio quotidiano specie nei prodotti con lavorazioni strutturali superficiali; è però fatto assoluto divieto l’uso di nastri adesivi sulla superficie del legno perchè potrebbe parzialmente asportare il trattamento all’interno della struttura del legno.
Eventuali liquidi e polveri sottili vanno asportati tempestivamente per evitare il manifestarsi di chiazze e aloni.
Scheggiature o sfogliature del legno sono possibili caratteristiche degli interventi strutturali del legno quali spazzolature, piallature, seghettature.